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Bernardino CAMPI: Scoperto un capolavoro inedito
Scoperto un capolavoro inedito di Bernardino CAMPI (Reggio Emilia 1520–1591, attivo a Cremona, Milano, Mantova)
“Ritratto di Laura Locadelli in veste di Santa Cecilia all’organo” databile al 1560/75 – olio su tela cm 156×108,5
Luca Sforzini ha l’onore di annunciare la scoperta di un capolavoro inedito: “Ritratto di Laura Locadelli in veste di Santa Cecilia all’organo”. L’opera è attribuibile a Bernardino Campi (Reggio Emilia 1520–1591, attivo a Cremona, Milano, Mantova) e databile al 1560/75 – olio su tela cm 156×108,5.
Il dipinto in questione è ad oggi sconosciuto alla letteratura, e si trova attualmente in una collezione privata sul territorio italiano.
Modello di Santa Cecilia è con tutta evidenza Laura Locadelli, nipote di Bernardino Campi (che la raffigura anche in veste di Salomè nella Cattedrale di Cremona) – nipote che nel 1575 viene “data in sposa” al Malosso – Giovanni Battista Trotti detto il Malosso (Cremona 1555 – Parma 1619), erede della bottega di Bernardino.
Potrebbe quindi trattarsi di un dipinto ad uso privato, non escluso un dono di nozze di Bernardino agli sposi, o una dote della sposa, come ipotizza Mauro Di Vito che ringrazio per l’affascinante ipotesi.
Immediato è ovviamente il riferimento alla “Santa Cecilia e Santa Caterina d’Alessandria” della Chiesa di San Sigismondo a Cremona, opera di Bernardino Campi; di tale dipinto (cm 218×146) si ha notizia di due repliche coeve ora perdute (per l’ambasciatore della Repubblica Veneta a Milano e per Vespasiano Gonzaga).
Un esemplare con la sola Santa Cecilia (del tutto analogo al dipinto oggetto di analisi ma con maniche lunghe ed angioletti al posto degli strumenti musicali) è alla Santissima Trinità dei Pellegrini a Napoli; si ha notizia anche di una versione variata con Santa Cecilia e San Valeriano.
Degna di ulteriore attenzione è la variazione cromatica del dipinto ora scoperto rispetto all’opera conservata a San Sigismondo.
Nel dipinto di San Sigismondo rosso/rosato e verde sono i colori della veste di Santa Caterina d’Alessandria – mentre a Santa Cecilia sono riservati il rosso ed il blu; nel dipinto ora scoperto il rosso ed il verde ornano invece Laura Locadelli/Santa Cecilia.
Sempre seguendo l’interessante chiave di lettura del Di Vito, il rosso ed il verde sono colori simbolici della sposa sapiente. Santa Caterina d’Alessandria, sposa mistica di Cristo, a San Sigismondo – con funzioni teologiche; Santa Cecilia (Laura Locadelli) nel dipinto in esame – con funzioni nuziali profane.
Per ogni ulteriore informazione.
Dott. Luca Sforzini
Iscritto nel Ruolo dei Periti e degli Esperti
della Camera di Commercio di Pavia
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